Scopo applicazione: Recupero e ricircolo del distaccante per pressofusione.
Una azienda appartenete ad un importante gruppo operante nella produzione di getti in pressofusione di alluminio, necessitava di un sistema razionale per la gestione ed il recupero del distaccante da pressofusione, e dei lubrificanti impiegati nelle fasi di stampaggio dei componenti fusi. Ogni macchina possiede una vasca di raccolta per il distaccante, che sebbene abbia una dimensione di pochi centimetri di altezza, può tuttavia contenere diverse centinaia di litri di sostanze contaminate da recuperare e trattare. Ogni vasca era dotata di una pompa sommergibile di tipo convenzionale. Naturalmente, dato che l’altezza della vasca di raccolta è di pochi centimetri, venivano utilizzate pompe sommergibili per acque pulite per ottenere un livello di aspirazione più basso possibile, ovviamente, l’idraulica di tali pompe, non è adatta al trasferimento di fluidi contaminati e con sostanze solide in sospensione. Inoltre, la pompa funzionava gran parte del tempo con il motore in aria, senza raffreddamento. Questo tipo di impiego ha provocato l’inevitabile distruzione di un grande numero di pompe sommergibili. I crescenti costi e le continue incertezze funzionali hanno reso necessario il totale ripensamento del processo di recupero e trattamento del distaccante per pressofusione.
Tra le varie soluzioni disponibili, fu scelto di realizzare un impianto nuovo che prevedeva l’utilizzo di una pompa peristaltica Hose Carrier HCP 5.0 che aspira in modo centralizzato, da un apposito collettore dotato di tubazioni predisposte in ogni singola vasca di raccolta del distaccante, la grande capacità di aspirazione della pompa HCP 50 avrebbe prodotto il vuoto all’interno del collettore ogni volta che si fosse reso necessario svuotare una vasca, sarebbe bastato aprire l’apposita valvola predisposta. L’impianto è stato realizzato in occasione della fermata estiva ed è regolarmente entrato in funzione alla riapertura dell’attività produttiva. La soluzione adottata ha prodotto immediatamente notevoli effetti positivi. Non solo la HCP 50 era in grado di produrre un grande effetto aspirante, si rese anche possibile aspirare le sospensioni solide che per loro natura non si riusciva a trattare con le pompe sommergibili. Naturalmente la pompa e non risente di un eventuale funzionamento a secco o discontinuo. Segnaliamo anche, che tra il punto di aspirazione più lontano, ed il punto dove è collocata la pompa, c’è una distanza di oltre 150 metri e sei metri di quota. Il costo di gestione della pompa è di una membrana tubolare all’anno, davvero trascurabile.
In occasione di un definitivo ripensamento dell’impianto, verificata sul campo la validità della soluzione prescelta per l’aspirazione del distaccante, sono state introdotte alcune pratiche automazioni al sistema dei collettori in aspirazione. La pompa peristaltica HCP 5.0 è stata sostituita con la più grande HCP 6.5 a velocità variabile dotata di inverter integrato con l’automazione prevista per l’impianto definitivo.
La “vecchia” pompa peristaltica HCP 50 (di soli due anni) asservirà all’impianto di trattamento del distaccante per pressofusione in fase di implementazione, ed al recupero ed il trasferimento delle sostanze fangose prodotte durante il processo produttivo.
Per maggiori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 6.5
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