Pompe per scarichi galvanici.

Reflui abrasivi e gelatinosi nei processi di  ossidazione anodica alluminio

Le pompe per scarichi galvanici sono un prodotto che in genere le aziende di trattamento conoscono relativamente poco. Nei processi galvanici vengono di norma impiegate diverse tipologie di pompe, in genere la maggior parte sono destinate al trattamento di fluidi chimicamente aggressivi e privi di sospensioni solide più o meno abrasive.

Di norma le pompe per liquidi non contaminati utilizzate in galvanica sono molto efficienti e generano pochi problemi sia di gestione che di manutenzione.

Ma non tutti i fluidi che si deve movimentare  sono freschi e puliti e facili da pompare , accade sempre che si formino reflui ed addensati che non possono essere trattati dalle normali pompe per fluidi galvanici limpidi, si rende necessaria una pompa per scarichi galvanici davvero efficace.

Questo è il caso di un nostro cliente operante nel settore della ossidazione anodica dell’alluminio che aveva un problema complesso e fastidioso. Sebbene fosse davvero dotato di molte pompe tra le più rinomate e diffuse nel settore galvanico, non riusciva a risolvere un particolare problema.

Il problema della “gelatina abrasiva”.

Il problema consiste nella formazione sul fondo vasca di una sorta di gelatina fortemente contaminata da polvere di alluminio, tale formazione deve essere assolutamente rimossa. Si è cercato di risolvere il problema utilizzando le varie pompe disponibili in azienda. L’unica pompa potenzialmente adatta era una pompa a membrana pneumatica standard con valvole a sfere di tipo interferente.

Però, alla lunga, la pompa per scarichi galvanici a doppia membrana pneumatica, ha messo in luce problemi e costi non indifferenti:

  1. Il primo problema, era la natura densa e calda del liquido che creava qualche difficoltà di aspirazione alla pompa pneumatica.
  2. La presenza di sospensioni solide molto abrasive creava problemi di “impaccamento” delle valvole piuttosto di frequente. Tale condizione si verifica sempre nelle pompe pneumatiche dotate di valvole a sfera di disegno tradizionale.
  3. Il consumo energetico oggi incide parecchio sul piano economico. Una pompa pneumatica che gira 8 ore al giorno, non sembra, ma costa davvero tantissimo.

Pompe per scarichi galvanici?  Una soluzione:pompe per scarichi galvanici

L’inserimento in linea di una elettropompa Hose Carrie HCP 40, ha definitivamente eliminato il problema della estrazione della “gelatina abrasiva” con grande soddisfazione per il cliente.

La pompa Hose Carrier crea un vuoto di gran lunga superiore a qualsiasi pompa a membrana pneumatica garantendo una aspirazione molto più efficace. Nessun problema di intasamento dovuto alla frazione solida, perché la pompa Hose Carrier HCP 40 ha un passaggio libero nominale di 40 mm, inoltre, non vi sono valvole che possono incollarsi o bloccarsi durante le fermate prolungate.

Il consumo energetico è incomparabilmente inferiore, questo si tradurrà in un notevole risparmio nel medio lungo periodo. Tale aspetto ha certamente una grande importanza alla luce dei rincari energetici ormai ricorrenti.

Maggiori informazioni sulla pompa : Hose Carrier HCP 40

 

Pompe Hose Carrier e fanghi reflui di galvanica

Scopo della applicazione: Galvanica, aspirazione da vasche di reflui fangosi con pompe per sospensioni derivanti da processi di galvanostegia.

pompe-hose-carrier-reflui-di-galvanicaL’azienda ha la necessità di aspirare da vasche interrate i reflui derivanti dal loro processo produttivo. Tali fluidi, oltre a mantenere una aggressività chimica variabile ma sempre consistente, sono anche caratterizzati dalla presenza di particolato metallico che si accumula durante i vari processi di lavorazione. In passato sono state utilizzate pompe di vari tipi, centrifughe, pneumatiche a membrana, pure sommergibili. Nessuna pompa precedentemente impiegata, ha mai risolto il problema, per un motivo o per l’altro, quando si presentava la necessità di effettuare qualche travaso, la pompa preposta era rotta, non si innescava, si ostruiva, funzionava bene fino alla volta ma ora non c’è verso. Si tenga presente che in galvanica,la natura dei fluido, oltre che corrosivo per via del presenza sostanze chimiche necessarie al pre-trattamento, vi sono i micro depositi lasciati durante la fase di pre-trattamento. Durante le operazione di galvanica, la preparazione dei prodotti da trattare prevede anche cicli di pulitura con bagni acidi e alcalini che servono a migliorare la qualità del trattamento finale. E’ in tali bagni che si concentra buona parte di particolato metallico. La combinazione di corrosione chimica e abrasione metallica, tipica nella galvanica, crea un mix molto dannoso per le pompe, Vediamo perché:

Le pompe centrifughe hanno il loro punto debole nel sistema di tenuta idraulico, costituito dalla tenuta meccanica o da anelli in gomma. Il sistema di tenuta è resistente alla corrosione chimica, ma poco possono contro l’abrasione. Dopo tempo indefinito, ma sempre troppo breve il sistema di tenuta cede rilasciando fluido che potrà aggredire componenti non protetti al contatto di liquidi aggressivi.

La pompa centrifuga pure, deve essere utilizzata sotto il livello del liquido per funzionare correttamente, mal si adatta quindi a servizi di tipo generale in luoghi differenti. La centrifuga non è adatta a trasferire fluidi che posso avere viscosità elevate come fanghi.

Ma i fanghi si generano, e bisogna occuparsene in qualche modo. Le pompe centrifughe esistono anche in versione auto-aspirante, e sono molto più adatte a trattare reflui con sospensioni o fanghiglie sciolte.

I tempi di adescamento di una pompa auto-aspirante sono lunghi a volte 15-20 minuti, se la pompa prende aria in aspirazione per qualche deprecabile motivo, la pompa si deve innescare di nuovo, con conseguente spreco di tempo. Quando i livelli nelle vasche sono minimi questo fenomeno è garantito.

Le pompe centrifughe pure o auto-aspiranti girano veloce (2800 giri al minuti) gli organi di tenuta preposti allo sbarramento del liquido, subiscono per questo motivo una forte abrasione dovuta alla azione della velocità di rotazione alla presenza di particolato metallico abrasivo.  In tempi relativamente brevi la pompa perde la sua capacità di aspirazione e sarà necessario intervenire sulla manutenzione della stessa. Il fermo macchina lungo perché deve essere smontata completamente per sostituire l’organo di tenuta, spesso questo tipo di intervento viene effettuato da riparatori specifici in officine esterne, tale operazione non è economicamente insignificante.

Veniamo alle pompe pneumatiche a doppia membrana, costano forse meno di tutte le altre, ma ATTENZIONE, se si accetta il costo di gestione dell’aria compressa (notevole a conti fatti), è qui che con queste pompe si rivela il limite maggiore.

Il costo limitato di acquisto in rapporto alle altre pompe, invoglia parecchio. Le pompe a membrana si comportano abbastanza bene, meglio delle centrifughe.

Il limite in queste pompe consiste nel fatto che esiste un sistema di valvole per farle funzionare, soprattutto nella fase di aspirazione e adescamento, tutto bene in presenza di reflui poco densi. La situazione cambia quando si ha a che fare con fanghi. Il sistema valvolare non garantisce più un funzionamento lineare, quando la valvola non tiene in modo perfetto la pompa perde la capacità di aspirare e deve innescarsi di nuovo. Sono anche piuttosto rumorose anche se questo è un problema relativo. Il problema vero e che non si fa manutenzione preventiva, quando si rompe la membrana i fluidi aggressivi si riversano nel cassetto di distribuzione creando danni tali da doverlo sostituire completamente. Qualche anno fa hanno acquistato una pompa peristaltica HCP 35, la usano sempre, senza troppi riguardi, anche per ragioni differenti da quelle di acquisto. Si fanno vivi una volta ogni anno e mezzo per l’acquisto di una membrana tubolare, che naturalmente sostituiscono internamente a costi irrisori.

Ulteriori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 35

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