Pompaggio della biomassa fluida negli impianti per biocombustibili.
In questa società si opera in ambito ecologico per la produzione di compost attraverso la elaborazione di diverse matrici biologiche provenienti dal recupero del rifiuto umido. L’impianto produce di conseguenza anche una notevole quantità di biogas, con il quale si genera energia elettrica per utilizzo interno e l’immissione in rete per profitto.
L’impianto è realizzato in modo moderno ed appropriato per aumentarne al massimo l’efficienza e limitare le problematiche di gestione. In particolare sono stati studiati molto attentamente gli aspetti derivanti dalla gestione delle masse fluide che molto frequentemente, presentano aspetti critici riguardanti la loro movimentazione nell’impianto sopratutto in quelli datati.
I fluidi destinati al produzione del biogas, vengono prodotti mediante un primo processo di triturazione della frazione umida con aggiunta di acqua, al quale segue una fase di selezione e pulizia delle sostanze di scarto inutili e indesiderate. Successivamente avviene una ulteriore triturazione più fine con lo scopo di generare una biomassa di facile gestione ai fini del pompaggio.
Problemi di pompaggio riscontrati.
Sebbene in fase di progettazione furono previste per il trasferimento della biomassa solo pompe a cavità progressiva, l’insorgere di problematiche tecniche e guasti con conseguenti oneri manutentivi ed economici, hanno suggerito alla proprietà la sperimentazione di soluzioni alternative. Le pompe monovite poste sotto all’impianto di frantumazione primaria, subivano forte usura delle componenti a causa della intermittenza di afflusso del liquido, la presenza di sostanze fibrose che tendono ad avvolgersi sul rotore delle pompe monovite generavano dannose ostruzioni. Gli interventi di ripristino necessari erano laboriosi, lunghi e complicati. Si è deciso di sostituire le due macchine con pompe peristaltiche HCP 65 maggiormente adatte allo scopo. La soluzione adottata ha eliminato completamente i problemi grazia alla capacità delle pompe peristaltiche di resistere al funzionamento e vuoto e alla possibilità di trasferire sostanze fibrose tipicamente presenti nella biomassa senza problemi. La natura peraltro abrasiva del fluido viene facilmente gestita dalle nuove pompe introdotte, senza alcun aggravio di costi, anzi, al contrario, l’unico organo di usura presente , la membrana tubolare si è rivelato molto resistente e di facile sostituzione in sito, senza che si renda necessaria la complessa manutenzione prevista per le precedenti pompe a cavità progressiva. Con i cicli di lavoro previsto per la produzione di biogas, le pompe peristaltiche HCP 65 richiedono la sostituzione di una membrana tubolare all’anno. In termini economici è stato un notevole passo avanti.
Maggiori informazioni sulla pompa : Hose Carrier HCP 65
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