Aspirazione morchie e surnatanti da lubrorefrigeranti.

Pompare surnatanti e morchie di origine minerale e vegetale nella finitura degli acciai inox.

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Una azienda specializzata nella lavorazione dell’acciaio inox (inossidabile) fa uso durante i processi di lavorazione di lubrorefrigerante che viene raccolto in una vasca interrata. Il lubrorefrigerante viene costantemente sottoposto a cicli di pulizia e rigenerazione allo scopo di eliminare i surnatanti e i contaminanti raccolti durante l’utilizzo nei processi di lavorazione dell’acciaio inox.

La perfetta pulizia del lubrorefrigerante e la eliminazione di surnatanti contaminanti è un processo necessario per ottenere livelli di finitura superficiale dell’acciaio inox secondo gli standard voluti da produttore. In molti casi, le superfici metalliche inox sono finite con lucidatura a specchio.
Uno dei vari problemi legati al trattamento del lubrofrigerante è la eliminazione dei  surnatanti e delle formazioni agglomerate che si formano e stazionano sul pelo libero nelle vasche, la consistenza semisolida di queste formazioni mette in crisi l’impianto di trattamento del lubrorefrigerante intasando pompe e sistemi valvolari. E’ opportuno rimuovere le formazioni surnatanti possibilmente nel momento di massima consistenza e direttamente dalla superficie del liquido in modo da poter eliminare la maggior parte di contaminante.

A questo scopo è stata predisposta una pompa peristaltica HCP 2.5 dotata di uno speciale filtro Skimmer dotato di uno sfioratore di raccolta in grado di galleggiare sulla superficie del fluido.
Durante la fase di pulizia, lo sfioratore si trova a pochi millimetri sotto al pelo libero e consente di raccogliere al suo interno le sostanze surnatanti che precipitano per gravità, l’azione della pompa elimina tali sostante evacuandole esternamente in un filtro a sacco.

La pompa peristaltica HCP 25 è una macchina perfettamente adatta a questo scopo proprio per le sue notevoli capacità di aspirazione, per la possibilità di operare con sostanze solide di rilevante dimensione e per la insensibilità alla marcia a secco o ad intermittenza. Nessuna precedente esperienza ha permesso di raggiungere l’efficienza odierna garantita della pompa HCP 25. Attualmente sono quattro anni che la HCP 25 svolge questo servizio, non ha richiesto nessun intervento di manutenzione, la membrana tubolare è ancora quella di prima installazione. Non ci sembra necessario aggiungere altro.

Per ulteriori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 25

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Pompa Hose Carrier per aspirazione fanghi lapidei provenienti da lavorazione del marmo

pompe per aspirazione fanghi di lavorazione del marmo

Una piccola azienda aveva il problema dello smaltimento saltuario dei fanghi che si depositano durante le varie fasi di lavorazione del marmo e materiali lapidei. I fluidi vengono raccolti in apposite vasche interrate, realizzate in diverse aree dello stabilimento. Le acque necessarie al processo di lavorazione del marmo vengono ovviamente riciclate, pertanto, accumulandole nelle vasche, dopo un certo periodo di quiete, le sostanze solide in sospensione precipitano separandosi dall’acqua generando i fanghi. L’acqua viene recuperata e riavviata al ciclo di lavorazione.

L’azienda disponeva per effettuare le operazioni di aspirazione e trasferimento dei fanghi di pompe sommergibili dotate di sistemi di tenuta basati su tenute meccaniche in Carburo di Silicio. Malgrado questa importante caratteristica, le pompe avevano una durata insoddisfacente, le avarie comparivano dopo 8 -10 mesi di funzionamento. I primi tempi le pompe venivano riparate, successivamente si è adottata l’abitudine di sostituirle ex-novo, scegliendo nel mercato soluzioni “sacrificali” tra le meno costose. Nel giro di pochi anni le macchine andate distrutte e sostituite sono diventate davvero troppe.

Probabilmente le pompe impiegate hanno svolto il loro lavoro al meglio possibile. Ma sappiamo che la miscela di fanghi e materiali lapidei che dovevano trattare è composta da acqua e polvere generata dal taglio con utensili diamantati. Per quanto una pompa sommergibile possa essere adeguata al lavoro richiesto, operando con miscele liquide similmente abrasive, non esiste nessuna tenuta idraulica in grado resistere un tempo adeguato alle aspettative dell’utilizzatore. Il cedimento del sistema di tenuta provocava l’inondazione del motore elettrico, provocandone la “bruciatura”.

Naturalmente le pompe, essendo sommergibili subivano l’effetto della sedimentazione dei fanghi di segagione del marmo depositatisi nel corso del tempo, si generavano bloccaggi frequenti derivanti peraltro anche dalla “disperazione” di dovere utilizzare la prima pompa disponibile per sostituire la precedente ormai inutilizzabile, magari si optava per una pompa tutt’altro che adatta.

Pompa peristaltica HCP 50, la soluzione adatta a trattare i fanghi di lavorazione del marmo.

Acquistando una pompe peristaltica HCP 50, questa azienda ha potuto risolvere due problemi con una macchina sola. Il recupero delle acque limpide (o quasi) può avvenire in tutta sicurezza e con grande facilità spostando la pompa o il solo tubo di aspirazione per le varie vasche. Saltuariamente una o due volte al mese, con la stessa pompa si recuperano i fanghi più spessi dal fondo delle vasche per inviarli ad appositi filtri a sacco per consentire la disidratazione dei fanghi, garantendo il più economico smaltimento.

Ulteriori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 50

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Pompe Hose Carrier e fanghi reflui di galvanica

Scopo della applicazione: Galvanica, aspirazione da vasche di reflui fangosi con pompe per sospensioni derivanti da processi di galvanostegia.

pompe-hose-carrier-reflui-di-galvanicaL’azienda ha la necessità di aspirare da vasche interrate i reflui derivanti dal loro processo produttivo. Tali fluidi, oltre a mantenere una aggressività chimica variabile ma sempre consistente, sono anche caratterizzati dalla presenza di particolato metallico che si accumula durante i vari processi di lavorazione. In passato sono state utilizzate pompe di vari tipi, centrifughe, pneumatiche a membrana, pure sommergibili. Nessuna pompa precedentemente impiegata, ha mai risolto il problema, per un motivo o per l’altro, quando si presentava la necessità di effettuare qualche travaso, la pompa preposta era rotta, non si innescava, si ostruiva, funzionava bene fino alla volta ma ora non c’è verso. Si tenga presente che in galvanica,la natura dei fluido, oltre che corrosivo per via del presenza sostanze chimiche necessarie al pre-trattamento, vi sono i micro depositi lasciati durante la fase di pre-trattamento. Durante le operazione di galvanica, la preparazione dei prodotti da trattare prevede anche cicli di pulitura con bagni acidi e alcalini che servono a migliorare la qualità del trattamento finale. E’ in tali bagni che si concentra buona parte di particolato metallico. La combinazione di corrosione chimica e abrasione metallica, tipica nella galvanica, crea un mix molto dannoso per le pompe, Vediamo perché:

Le pompe centrifughe hanno il loro punto debole nel sistema di tenuta idraulico, costituito dalla tenuta meccanica o da anelli in gomma. Il sistema di tenuta è resistente alla corrosione chimica, ma poco possono contro l’abrasione. Dopo tempo indefinito, ma sempre troppo breve il sistema di tenuta cede rilasciando fluido che potrà aggredire componenti non protetti al contatto di liquidi aggressivi.

La pompa centrifuga pure, deve essere utilizzata sotto il livello del liquido per funzionare correttamente, mal si adatta quindi a servizi di tipo generale in luoghi differenti. La centrifuga non è adatta a trasferire fluidi che posso avere viscosità elevate come fanghi.

Ma i fanghi si generano, e bisogna occuparsene in qualche modo. Le pompe centrifughe esistono anche in versione auto-aspirante, e sono molto più adatte a trattare reflui con sospensioni o fanghiglie sciolte.

I tempi di adescamento di una pompa auto-aspirante sono lunghi a volte 15-20 minuti, se la pompa prende aria in aspirazione per qualche deprecabile motivo, la pompa si deve innescare di nuovo, con conseguente spreco di tempo. Quando i livelli nelle vasche sono minimi questo fenomeno è garantito.

Le pompe centrifughe pure o auto-aspiranti girano veloce (2800 giri al minuti) gli organi di tenuta preposti allo sbarramento del liquido, subiscono per questo motivo una forte abrasione dovuta alla azione della velocità di rotazione alla presenza di particolato metallico abrasivo.  In tempi relativamente brevi la pompa perde la sua capacità di aspirazione e sarà necessario intervenire sulla manutenzione della stessa. Il fermo macchina lungo perché deve essere smontata completamente per sostituire l’organo di tenuta, spesso questo tipo di intervento viene effettuato da riparatori specifici in officine esterne, tale operazione non è economicamente insignificante.

Veniamo alle pompe pneumatiche a doppia membrana, costano forse meno di tutte le altre, ma ATTENZIONE, se si accetta il costo di gestione dell’aria compressa (notevole a conti fatti), è qui che con queste pompe si rivela il limite maggiore.

Il costo limitato di acquisto in rapporto alle altre pompe, invoglia parecchio. Le pompe a membrana si comportano abbastanza bene, meglio delle centrifughe.

Il limite in queste pompe consiste nel fatto che esiste un sistema di valvole per farle funzionare, soprattutto nella fase di aspirazione e adescamento, tutto bene in presenza di reflui poco densi. La situazione cambia quando si ha a che fare con fanghi. Il sistema valvolare non garantisce più un funzionamento lineare, quando la valvola non tiene in modo perfetto la pompa perde la capacità di aspirare e deve innescarsi di nuovo. Sono anche piuttosto rumorose anche se questo è un problema relativo. Il problema vero e che non si fa manutenzione preventiva, quando si rompe la membrana i fluidi aggressivi si riversano nel cassetto di distribuzione creando danni tali da doverlo sostituire completamente. Qualche anno fa hanno acquistato una pompa peristaltica HCP 35, la usano sempre, senza troppi riguardi, anche per ragioni differenti da quelle di acquisto. Si fanno vivi una volta ogni anno e mezzo per l’acquisto di una membrana tubolare, che naturalmente sostituiscono internamente a costi irrisori.

Ulteriori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 35

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