pompa di calore, pozzi per geotermia e pompe peristaltiche.

Pompa peristaltica per realizzazione di pozzi per geotermia con pompa di calore.

Pompa peristaltica per bentonite di riempimento sonde pompa di calore, www.peristalticpumps.it pompe peristaltiche pompa peristalticaUna importante azienda estera, specializzata in opere di fondazione, in anni recenti ha introdotto una divisione che si occupa di installazione di impianti geotermici a pompa di calore. Tali impianti, prevedono la realizzazioni di pozzi perforati nel terreno per l’installazione in profondità delle sonde geotermiche. Questi pozzi sono in genere a bassa profondità fino ad un massimo di 150 metri e di piccolo diametro.

All’interno dei pozzi vengono inserite le sonde geotermiche verticali costituite da tubi in polietilene collegati ad U o a doppio U. Successivamente i pozzi vengono isolati mediante riempimento con un materiale specifico che viene collocato tra i tubi e le pareti del pozzo. Il materiale di riempimento oltre alla conducibilità termica deve garantire anche una scarsa solubilità, per evitare interazioni con le acque di falda e deve anche garantire una buona elasticità per resistere alle sollecitazioni del terreno, il materiale di riempimento più diffuso è una boiacca a base di cemento e bentonite che assolve perfettamente a questa funzione ed è molto utilizzato nell’ingegneria delle fondazioni specializzate.

La miscela di bentonite si presenta come un fango spesso ma piuttosto fluido. L’operazione di isolamento del pozzo è di fondamentale importanza ai fini della massima resa termica, e deve essere fatta a regola d’arte prima di collegare i pozzi geotermici e l’impianto alla pompa di calore. Per effettuare le operazioni di preparazione e trasferimento della miscela di bentonite, sono state acquistate due pompe peristaltiche HCP 65 realizzate in assetto compatto e dotate di un variatore meccanico per poter regolare la portata con facilità.

Il cliente avrebbe provveduto autonomamente a posizionarle in uno skid autocostruito (sulle misure dei suoi mezzi d’opera), completo di quadro elettrico e protezioni in modo da poter gestire la pompa sia a bordo di un mezzo o direttamente sul terreno. Le due pompe peristaltiche operano dal 2011 con fanghi di bentonite con un consumo annuale di 4 membrane tubolari. Il ché ci fa supporre che debbano lavorare con ritmi particolarmente intensi.

Ulteriori informazioni sulla pompa: Hose Carrier HCP 6.5

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Pompe per aspirazione e trasferimento del distaccante e dei lubrificanti per stampi da pressofusione.

Scopo applicazione: Recupero e ricircolo del distaccante per pressofusione.

pompa peristaltica HCP 65 per aspirazione distaccante pressofusione, www.peristalticpumps.it pompe peristaltiche pompa peristaltica

Una azienda appartenete ad un importante gruppo operante nella produzione di getti in pressofusione di alluminio, necessitava di un sistema razionale per la gestione ed il recupero del distaccante da pressofusione, e dei lubrificanti impiegati nelle fasi di stampaggio dei componenti fusi. Ogni macchina possiede una vasca di raccolta per il distaccante, che sebbene abbia una dimensione di pochi centimetri di altezza, può tuttavia contenere diverse centinaia di litri di sostanze contaminate da recuperare e trattare. Ogni vasca era dotata di una pompa sommergibile di tipo convenzionale. Naturalmente, dato che l’altezza della vasca di raccolta è di pochi centimetri, venivano utilizzate pompe sommergibili per acque pulite per ottenere un livello di aspirazione più basso possibile, ovviamente, l’idraulica di tali pompe, non è adatta al trasferimento di fluidi contaminati e con sostanze solide in sospensione. Inoltre, la pompa funzionava gran parte del tempo con il motore in aria, senza raffreddamento. Questo tipo di impiego ha provocato l’inevitabile distruzione di un grande numero di pompe sommergibili. I crescenti costi e le continue incertezze funzionali hanno reso necessario il totale ripensamento del processo di recupero e trattamento del distaccante per pressofusione.

Tra le varie soluzioni disponibili, fu scelto di realizzare un impianto nuovo che prevedeva l’utilizzo di una pompa peristaltica Hose Carrier HCP 5.0 che aspira in modo centralizzato, da un apposito collettore dotato di tubazioni predisposte in ogni singola vasca di raccolta del distaccante, la grande capacità di aspirazione della pompa HCP 50 avrebbe prodotto il vuoto all’interno del collettore ogni volta che si fosse reso necessario svuotare una vasca, sarebbe bastato aprire l’apposita valvola predisposta. L’impianto è stato realizzato in occasione della fermata estiva ed è regolarmente entrato in funzione alla riapertura dell’attività produttiva. La soluzione adottata ha prodotto immediatamente notevoli effetti positivi. Non solo la  HCP 50 era in grado di produrre un grande effetto aspirante, si rese anche  possibile aspirare le sospensioni solide che per loro natura non si riusciva a trattare con le pompe sommergibili. Naturalmente la pompa e non risente di un eventuale funzionamento a secco o discontinuo. Segnaliamo anche, che tra il punto di aspirazione più lontano, ed il punto dove è collocata la pompa, c’è una distanza di oltre 150 metri e sei metri di quota. Il costo di gestione della pompa è di una membrana tubolare all’anno, davvero trascurabile.

In occasione di un definitivo ripensamento dell’impianto, verificata sul campo la validità della soluzione prescelta per l’aspirazione del distaccante, sono state introdotte alcune pratiche automazioni al sistema dei collettori in aspirazione. La pompa peristaltica HCP 5.0 è stata sostituita con la più grande HCP 6.5 a velocità variabile dotata di inverter integrato con l’automazione prevista per l’impianto definitivo.

La “vecchia” pompa peristaltica HCP 50 (di soli due anni) asservirà all’impianto di trattamento del distaccante per pressofusione  in fase di implementazione, ed al recupero ed il trasferimento delle sostanze fangose prodotte durante il processo produttivo.

Per maggiori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 6.5

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